Italian Hand Carved Stone Sculptures Since 1903

La villa di proprietà della Provincia di Vicenza dal 1970, fu eretta per volontà del giureconsulto Carlo Cordellina Molin su disegno dell'architetto Giorgio Massari. I lavori di costruzione della villa durarono dal 1735 al 1742, anno in cui il Massari preparò il progetto per le barchesse, portate a termine verso il 1760. La villa subì danni durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale e per essere stata usata come stabilimento per l'allevamento del baco da seta. Passata a proprietà privata fu mirabilmente restaurata da Vittorio Lombardi tra il 1953 e il 1956.

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Il complesso è formato dalla Residenza padronale, dalle "barchesse", dalle torrette e dal grandioso rustico. Nella villa il Massari rende omaggio all'arte di A. Palladio con il pronao ionico a quattro colonne, sormontato dal timpano con lo stemma scolpito dei Cordellina (tre cuori con i fiori di lino), e con la disposizione simmetrica delle stanze e delle due scale accanto al salone centrale.

Carlo Cordellina volle unire al nome di Massari anche quello del maggiore pittore veneziano del secolo Giambattista Tiepolo. Tiepolo lavorò nella villa nell'anno 1743 ed egli stesso, attraverso una lettera all'amico Algarotti, ci testimonia del procedere del lavoro. Alla fine di ottobre del 1743, si legge nella lettera sopraindicata, l'artista era a buon punto ed avrebbe previsto di terminare il ciclo di affreschi per il 10 o il 12 del mese successivo.
Secondo Remo Schiavo, conservatore della villa, il soffitto del pronao doveva essere arricchito da un dipinto ad olio raffigurante "Il Tempo che scopre la Verità". Questa tela è conservata attualmente nella pinacoteca di Palazzo Chiericati a Vicenza. Giambattista Tiepolo decora il salone esaltando la figura dello stesso Cordellina, grande avvocato, e per questo motivo il dipinto ora al Museo poteva rappresentare un prologo ideale al contenuto delle immagini interne.
Il soffitto del salone è il perno del discorso tiepolesco: l'"Intelligenza che trionfa sull'Ignoranza". L'Intelligenza illumina l'uomo: vediamo questa figura scendere verso il basso (ha le vesti gonfie d'aria), entrare nella sala ed illuminare l'operato di Scipione e di Alessandro (i due personaggi degli affreschi laterali), ma anche dello stesso committente.
All'estremità del soffitto l'Ignoranza precipita colpita da un putto mentre la Fama (la figura alata con la tromba) annuncia l'avvento dell'Intelligenza.
Sulla parete di destra il vittorioso imperatore Alessandro Magno riceve la famiglia dello sconfitto Dario. La scena acquista un'atmosfera teatrale: una donna implorante, colle bracci aperte, sembra voler iniziare un'aria tratta da un melodramma; un'altra cerca di sedurre il vincitore scoprenosi un seno; la giovane è attratta da qualcosa o qualcuno di esterno; il bimbo vuole giocare mentre la donna più anziana lo tiene stretto.
Alessandro non si lascia influenzare e, con atto di grande saggezza, dona la libertà ai nobili personaggi.
Sulla parete opposta viene raffigurata la Continenza di Scipione l'Africano: l'eroe seduto sul trono riavvicina lo sconfitto Aluccio alla sua fidanzata. Si noti lo splendido vestito della giovane, le tonalità cromatiche delle stoffe, l'affollarsi di personaggi che vogliono partecipare all'avvenimento.
In basso, a sinistra guardando l'immagine, si legge la firma dell'autore Giambattista Tiepolo.
I cieli, sia del soffitto che delle pareti sembrano rompere i muri della villa e farci viaggiare tra spazi infiniti.
Sopra le porte laterali del salone, a monocromo, sono raffigurate le allegorie dei quattro continenti: l'Europa incoronata, l'Africa che ha sul capo una testa di elefante, l'Asia che tiene in mano una pianta ed infine l'America nuda. Altre immagini sul soffitto rappresentano le allegorie della Musica, della Poesia, della Guerra e della Politica. La villa era ornata da una splendida quadreria voluta da Cordellina ed oggi in parte conservata nelle sale del Palazzo Chiericati.

 

[Fonte: Vicenza è - http://www.vicenzae.org]

 

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